Rebus

REBUS (Frase: 3,8,10,7,1,10,3,6,8,2,8,7,1,8,8,3,3,7,2,5)

Rebus è una video-installazione “meta-artistica” che condiziona l’accesso all’opera stessa, infatti  solo risolvendo il video-enigma è possibile visitare la mostra che lo ospita. E’ dunque un cancello, una porta chiusa che forse è possibile aprire perché la chiave è contenuta nel cancello stesso. Una metafora di tutta l’Arte come chiave d’accesso cifrato a un’altra dimensione. Ma anche un’operazione ironica: ancora oggi gli studiosi si cimentano in grottesche ricerche per indagare il mistero della Gioconda… qui l’enigma e la sua soluzione sono l’opera stessa.

Rebus venne presentato per la prima volta come porta di accesso mostra Oh Youth and Beauty! a cura di a.titolo e vedovamazzei (Torino 2006) e successivamente ripreso nella mostra Intramoenia Extrart (Lecce, Muro Leccese, Acaya 2007) a cura di Achille Bonito Oliva e Giusi Caroppo. In questa occasione ABO si presta per prendere parte al video nella veste inedita di attore.

Nella personale di ConiglioViola al PAC di Milano nel 2009 la stanza del Rebus – invece che essere collocata all’ingresso – chiudeva simbolicamente il percorso dei visitatori lungo i diversi ambienti della mostra. A chi risolveva l’enigma veniva concesso l’ingresso in un’ulteriore stanza segreta ospitante una nuova installazione interattiva nata per l’occorrenza: Lo specchio magico del Coniglio

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